Pool Cantù: le radici
Pool Cantù nasce nel 1999 per volontà di 2 amici, Ecclesio Terraneo, attuale Presidente e Antonio Meroni, Team Manager. Tutto ha avuto luogo con il chiaro intento di fare attività giovanile di buon livello, senza dimenticare che nel ciclismo la categoria Elite-Under 23 è il gradino più alto prima di un eventuale passaggio tra i professionisti.
Negli anni sono stati numerosi gli atleti che hanno fatto parte di questa squadra ma il corridore con cui i dirigenti hanno condiviso i momenti più belli è sicuramente Fausto Fognini che nel 2007 ha saputo regalare al team canturino 4 vittorie, una doppia convocazione in azzurro ed il passaggio al professionismo.
Inoltre, anche altri tesserati al Pool Cantù sono passati nella categoria superiore: Bailetti, Serpellini, Marzano, Osella.
Dopo un paio di stagioni di transizione, nel 2009, il team ha abbandonato la storica divisa bianca e blu per passare a quella nera e oro, dando vita ad una collaborazione durata due anni con il team professionistico Carmiooro NGC.
La nuova maglia ha portato fortuna e nel 2010 il Pool Cantù del d.s. Tonetti ha raccolto una splendida vittoria nel Trofeo Rusconi di Binago, piazzando i comaschi Figini e Barindelli nelle prime due posizioni come coronamento di una stagione da protagonisti.
Il 2011 ha confermato le doti dei corridori comaschi: Vicini ha indossato la prestigiosa maglia di Campione Regionale ad aprile e ha vinto a luglio a Villa del Bosco (Bi), Barindelli ha conquistato il podio ad agosto a Sale (Al) ma il risultato più emozionante è arrivato nel mese di settembre quando Figini ha trionfato sul Muro di Sormano.
Questo rimarrà l’ultimo successo del team nella categoria Elite-U23 nonchè uno dei più prestigiosi del team, sia per l’eco mediatico che la gara ha avuto in tutta Italia, sia per l’importanza simbolica rappresentata dal Muro per lo sport del Ciclismo, riproposto anche nella corsa monumento dei professionisti: il “Giro di Lombardia”.
I tre anni successivi sono contraddistinti da un’inevitabile processo di rinnovamento che vede i giovani del Pool Cantù sempre battaglieri in tutte le gare ma con pochi acuti degni di nota. Non aiuta la riforma adottata dalla FCI che non fa altro che aumentare il divario tra i grandi team del dilettantismo e i piccoli/medi team come il Pool Cantù che, contemporaneamente vede ridursi sempre di più il proprio budget e i propri stimoli.
C’è bisogno di una svolta..